EcoHouse è un edificio di nuova generazione ottenuto dall’ampliamento, ristrutturazione e riqualificazione energetica di un edificio esistente.
L’edificio residenziale originario, realizzato negli anni Ottanta e localizzato in un’area periferica della città caratterizzata da un tessuto urbano minuto, in parte spontaneo, si sviluppava per un’altezza di tre piani, con un appartamento per piano. La ristrutturazione ha previsto la suddivisione delle unità abitative, passate da tre a nove, e un ampliamento della cubatura introducendo un piano aggiuntivo ed estrudendo un volume laterale.
L’intervento ha scardinato in modo decisivo la simmetria originaria dell’edificio. La facciata nord appare più solida e compatta, mentre quella orientata a sud ha una volumetria più complessa, grazie alla presenza di terrazzi e balconi in grado di sfruttare l’orientamento favorevole e, allo stesso tempo, di schermare gli effetti indesiderati dell’irraggiamento grazie agli aggetti della volumetria.
Il bianco volume intonacato dell’edificio è stato mutato in un oggetto cangiante, che connota il paesaggio e dimostra esplicitamente il passaggio dall’uso di una tecnologia tradizionale in muratura all’impiego di un più avanzato sistema di costruzione a secco. L’involucro esterno è costituito da doppie lastre in cartongesso con isolamento in lana di vetro. Il software di simulazione energetica IDA ICE ha permesso una verifica accurata delle performance dell’edificio, dimostrando un fabbisogno energetico per il riscaldamento invernale quasi nullo. L’edificio ha ottenuto la classificazione A4 in base alla normativa italiana sul risparmio energetico.
Il tetto ospita un consistente numero di pannelli fotovoltaici per la generazione di energia elettrica e pannelli solari per la produzione di acqua calda, sapientemente nascosti dal parapetto del solaio di copertura. Benché l’intero edificio sia congegnato come un’efficientissima macchina per il risparmio energetico, l’involucro esterno rifiuta qualsiasi approccio high-tech e mantiene un rapporto visivo con il territorio e tattile con gli utilizzatori, grazie a un sistema di rivestimento a doghe in fibrocemento in due colorazioni contrastanti.